Fotovoltaico
L'energia che proviene dal sole
può essere sfruttata in due modi: o per produrre corrente elettrica o per
produrre calore. Nel primo caso la radiazione solare viene direttamente
convertita in elettricità all'interno delle cosiddette celle fotovoltaiche.
Sono fatte di materiali semiconduttori: il sole le colpisce e “allenta” gli
elettroni dai rispettivi atomi. Questo movimento genera l'elettricità. È questo
in estrema sintesi il processo alla base del funzionamento dei pannelli solari,
con i quali abbiamo tutti familiarità. Si trovano sui tetti di case ed edifici
pubblici, certo. Ma anche sulla Stazione spaziale internazionale e persino su
certe calcolatrici tascabili. Qualcuno predice che sarà l'energia fotovoltaica
la principale fonte di energia per l'era post combustibili fossili.
Sicuramente, in un mondo affamato di energia, il fotovoltaico appare una fonte
promettente. Una sua applicazione su larga scala contribuirebbe alla
diversificazione delle fonti d'energia, con una conseguente distribuzione più
equa dell'energia stessa a livello globale. Una fonte pulita, il fotovoltaico,
modulare e personalizzabile che trova applicazione in una varietà di forme, fra
cui ad esempio quella di tegole fotovoltaiche per la realizzazione di tetti. Se
i costi iniziali di questa tecnologia sono relativamente alti, questi sono
ripagati da un mantenimento che è minimo e dalla lunga vita di un impianto che
si assesta sui 25-30 anni. Ancora ampi i margini di miglioramento della
tecnologia fotovoltaica per quanto riguarda l'efficienza, attualmente attorno
al 20%: questa è una delle frontiere dove sono concentrati gli sforzi della
ricerca tecnologica in questo campo. Gli impianti possono essere o meno
connessi a una rete di distribuzione (rispettivamente grid-connected o
stand-alone). Il fotovoltaico può essere utilizzato su vasta scala con la
connessione di più moduli in aree anche molto vaste in vere e proprie centrali
solari fotovoltaiche.