Villa e fattoria Guicciardini
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La
maestosa dimora che costeggia il fosso di Usella apparteneva ai conti Bardi e
arrivò tra i possessi della famiglia Guicciardini nel 1810. Nella seconda metà
dell’800, sotto Ferdinando Guicciardini, la villa subì importanti
ristrutturazioni, soprattutto nell’imponente facciata che si arricchì di
balconi, lesene e del timpano circolare con orologio che la sovrasta. Oltre a
fungere da dimora di campagna della nobile famiglia, l’edificio era una delle
più importanti fattorie della zona: lungo la strada che sale in direzione Bùtia
erano dislocati gli ambienti di lavoro come le scuderie, il frantoio idraulico,
la tinaia, la falegnameria e la stanza del bucato. Numerosi erano i poderi che
facevano capo alla fattoria di Usella e si estendevano su entrambe le sponde
del Bisenzio, da Montecuccoli al Fabbro, da Rupille a Codilupo. Il conte Carlo
Guicciardini, esponente di primo piano della vita associativa e imprenditoriale
valbisentina di inizio ‘900, fu sostenitore di un’attività produttiva
particolare: una fornace con ciminiera altissima e dodici forni a produzione
continua per rifornire di mattoni i vicini cantieri per la costruzione della
Direttissima. Purtroppo i materiali prodotti non superarono il collaudo e l’ambizioso
progetto di Carlo Guicciardini già prima della Grande Guerra naufragò. Nel 2000
alcuni ambienti della villa che si affacciano sulla via che sale per Migliana
sono stati acquistati dal Comune di Cantagallo, restaurati e a breve verranno
inaugurati e resi pubblici: il progetto è quello di farne la sede di un ufficio
turistico per tutta la Val di Bisenzio.