Mini idraulico
Produrre energia in piccolo ma
come una grande centrale idroelettrica. Non occorre una diga, ma un corso
d'acqua con un flusso più o meno costante, ovviamente, sì. È l'acqua che scorre
ad azionare la turbina che produce la corrente elettrica. Viene definito mini
idraulico un impianto con una capacità fino a 10 MW. Mediamente, però, gli
impianti europei attualmente esistenti hanno una capacità di 0,6 MW e una produzione
media annuale di 2,2 Gwh. Il mini idraulico rappresenta una realtà importante:
produce infatti circa l'8% del totale della produzione europea di energie
rinnovabili. In Italia in particolare la capacità elettrica del mini idraulico
è di 2700 MW, con quasi 11mila Gwh generati (e una proiezione che supera i
12mila entro il 2020). Numeri che mettono il nostro Paese in testa alla
classifica europea di questo tipo di energia rinnovabile.
Si tratta di una forma di energia
efficiente: la portata d'acqua richiesta non è infatti eccessiva. Ma anche una
forma di energia affidabile. L'idroelettrico, anche nella versione mini,
produce infatti una fornitura di energia elettrica piuttosto costante se
paragonata ad altre tecnologie rinnovabili in piccola scala. C'è da aggiungere
fra i vantaggi che il picco energetico viene raggiunto nei mesi invernali,
quando sono richieste grandi quantità di elettricità. Il mini idraulico,
inoltre, è una soluzione relativamente economica, che si ripaga piuttosto
velocemente anche tenuto conto dei costi di mantenimento. Fra le
controindicazioni, c'è il fatto che – ovviamente – non è una tecnologia adatta
ad ogni situazione e a ogni luogo. Ci possono essere ad esempio fluttuazioni
stagionali nei corsi d'acqua e di tutto questo occorre tenere conto
attentamente quando si tratta di programmare l'investimento.